Il presidente della Repubblica Mattarella ha fatto tornare tutti noi al 27 gennaio 1945, ha fatto tornare a quel giorno migliaia di persone, ha riacceso le coscienze che in alcuni casi erano sopite.
19 gennaio 2018, magari fra qualche anno neppure ci ricorderemo di questa data, ma sicuramente nella nostra memoria troverà posto un evento tanto importante, la nomina di Liliana Segre a senatrice a vita, una delle più alte e significative onorificenze che il presidente della Repubblica possa conferire. Liliana Segre è una donna sopravvissuta alla prigionia nel campo di concentramento di Auschwitz. Aveva 13 anni quando venne arrestata a Viggiù e dopo alcuni giorni di detenzione trasferita da Milano in Polonia.
Quello che ancor più ci deve far riflettere è che quella signora è viva, è fra noi, è una di noi. Troppo spesso in questi mesi ci siamo sentiti dire che in fondo quello che è accaduto nell'epoca infausta dell'olocausto è distante. Troppe volte ci siamo sentiti dire che in fondo è meglio dare spazio e spazi a tutti, anche a chi fa di alcune ideologie il suo baluardo, un vanto. Chiediamolo a lei, a Liliana Segre, perché lei c'era. Oggi ha 88 anni, come le nostre nonne e per qualcuno le nostre madri.
La segreteria del PD di Cesena vuole che questa settimana che ci separa dal 27 gennaio sia una settimana in cui riflettere e ritrovare le proprie radici. Questo PD, il nostro PD, condanna fermamente quello che accadde in quegli anni. E non perché siamo in campagna elettorale, sarebbe infatti riduttivo. Ma perché il nostro essere profondamente antifascisti è scritto nel nostro statuto e soprattutto nel nostro DNA. Ne andiamo fieri.
Faremmo qualsiasi cosa per impedire a Liliana Segre di essere messa su quel treno, come faremmo di tutto perché tutti gli uomini e le donne che sono stati costretti a quel triste e infame destino non partano.
In occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, l'Amministrazione Comunale di Cesena, come ogni anno, ha invitato le associazioni combattentistiche e d'arma con i propri significativi labari e medaglieri ad una cerimonia ufficiale in cui si farà memoria di quanto accaduto.
Durante la mattina di sabato 27 gennaio in piazza Bufalini, davanti a uno dei luoghi simbolo della nostra città ricorderemo, ma soprattutto ribadiremo, la nostra condanna all'ideologia e alle ideologie che condussero il mondo alla follia. Ricorderemo chi ci ha lasciato a causa di quella follia.
Proponiamo a tutti i cittadini cesenati di portare i propri figli, i propri nipoti e di raccontargli le storie di chi è tornato e di chi invece non ci è riuscito.
Perché quel seme di odio svanisca nel caso si fosse mai ripresentato, o perché venga ripudiato ed allontanato casomai si ripresentasse.
Per la segreteria comunale PD Cesena
Chiara Santero