La Regione Emilia-Romagna ha attivato il percorso, così come previsto dall'Art. 116 della Costituzione, per ottenere "forme e condizioni particolari di autonomia".
La scelta della nostra Regione è stata il frutto di un proficuo e partecipato confronto con tutte le forze sociali ed economiche, che hanno condiviso metodo e merito delle nostre richieste, oltre che di un ampio confronto in Assemblea Legislativa e con gli Enti Locali.
Altre Regioni, quali Lombardia e Veneto, hanno prima scelto la strada di un referendum di carattere plebiscitario e poco trasparente, nochè costoso, per poi doversi accodare alla nostra Regione al tavolo di trattativa che il Governo ha recentemente aperto.
Nel formulare la nostra richiesta siamo partiti dal presupposto che le Regioni virtuose meritino più autonomia, senza riununciare a quei principi di perequazione utili a mantenere la coesione nazionale, e con l'obiettivo di arrivare a definire costi standard che rendano più omogeneo il comportamento delle diverse Regioni.
Per questo l'azione del Presidente Stefano Bonaccini, della Giunta e dell'Assemblea regionale si è concentrata su materie specifiche: lavoro e formazione, impresa, ricerca e sviluppo, tutela della salute, governo del territorio e ambiente, governance istituzionale. Sono queste le macro aree strategiche sulle quali è stata chiesta al Governo maggiore autonomia così da rendere ancora più profonda l'azione riformatrice che abbiamo messo in campo in questi tre anni di legislatura regionale. Pensiamo al Reddito di solidarietà, alle Politiche per la casa, al Patto per il Lavoro, alle tante innovazioni introdotte in tema ambientale e sanitario. Tutte misure che messe insieme rendono la nostra Regione capofila a livello nazionale negli indicatori economici e sociali.
Il Partito Democratico sostiene con convinzione il percorso intrapreso dalla Regione Emilia-Romagna perchè una autonomia rafforzata avrebbe ricadute positive su tutta la nostra comunità: dai cittadini agli enti territoriali, dalle imprese alle associazioni.
La strada da fare non sarà breve ma il confronto con il Governo è partito e la nostra Regione ha bisogno del supporto di tutti noi.
Siamo certi che la grande comunità del PD dell'Emilia-Romagna saprà essere protagonista anche questa volta. Per continuare a crescere, e far crescere l'Italia.
Il segretario del PD dell'Emilia-Romagna
Paolo Calvano
I segretari delle Federazioni PD:
Valentina Ancarani (Forlì)
Alessandro Barattoni (Ravenna)
Silvio Bisotti (Piacenza)
Nicola Cesari (Parma)
Andrea Costa (Reggio Emilia)
Francesco Critelli (Bologna)
Davide Fava (Modena)
Stefano Giannini (Rimini)
Fabrizio Landi (Cesena)
Marco Raccagna (Imola)
Luigi Vitellio (Ferrara)