“Esprimiamo profonda preoccupazione per le recenti misure adottate dal Governo guidato da Giorgia Meloni. Misure che mettono in grave difficoltà le amministrazioni locali e che danneggiano fortemente il nostro Sistema Sanitario Nazionale. Questi tagli ammontano a 250 milioni di euro, penalizzando soprattutto quei Comuni che hanno investito maggiormente nelle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). In questo modo si rischia che i Comuni che stanno costruendo nidi e case della comunità con il Pnrr non abbiano poi le risorse per assumere educatrici ed educatori e personale sanitario che ci lavori dentro".
Inoltre, i tagli alla sanità stanno riportando la spesa pubblica a livelli pre-pandemia, con una previsione di riduzione al 6,2% del Pil entro il 2027, il minimo storico degli ultimi vent'anni. “Questo è inaccettabile, soprattutto in un periodo in cui è fondamentale rafforzare il nostro sistema sanitario per affrontare le sfide future e ridurre le liste d'attesa. Il Governo Meloni invece che sostenere la proposta di legge del Partito Democratico, che mira ad allineare progressivamente la spesa sanitaria alla media europea del 7,5% del Pil, affossa giorno dopo giorno la sanità pubblica”.
La situazione diventa ancora più grave se consideriamo le difficoltà economiche che stanno affrontando le famiglie italiane. “Nonostante le affermazioni propagandistiche della premier, i dati Istat rivelano una realtà preoccupante: negli ultimi tre anni, l'inflazione è cresciuta del 17% mentre i salari reali sono aumentati solo del 4,7%. Questa discrepanza sta mettendo a dura prova molte famiglie, costrette a fare i conti con il carovita e la precarietà lavorativa. In questo contesto, noi continueremo a lottare per l'introduzione di un salario minimo legale, come previsto dalla direttiva europea, e per contrastare la precarietà che colpisce in modo particolare le donne. Anche su questo tema il governo Meloni, anziché sostenere queste misure fondamentali per il benessere dei cittadini, sembra ignorare le reali necessità del Paese”.