“Noi siamo estremamente preoccupati e ribadiamo la nostra contrarietà e grande preoccupazione per le implicazioni di questa decisione. Il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo al Senato ha affermato che si tratta di un ‘patto di maggioranza’, quindi volto a tenere unita una maggioranza divisa su tutto praticamente. Il problema è che si tiene unita una maggioranza a discapito degli italiani e dell’Italia. Si sta giocando sulla pelle dei cittadini con il solo obiettivo di tenere unita una maggioranza di governo”.
“L’approvazione dell'autonomia differenziata comporterà un ampliarsi dei divari e delle disuguaglianze sociali ed economiche, specialmente tra regioni delnord e del sud, mettendo anche a rischio i principi costituzionali e minando l’idea di un’Italia unita e coesa. Insomma, da Fratelli d’Italia diventano Fratelli di metà Italia, perché l’altra metà hanno deciso di abbandonarla al proprio destino”.
“Dunque, riteniamo che la celebrazione di questo risultato come una ‘battaglia storica’ trascuri in realtà le vere sfide che oggi il Paese dovrebbe affrontare. Serve solo a distogliere l'attenzione da problemi nazionali più urgenti, come la salute pubblica, il lavoro, l'istruzione e l'ambiente. Problemi che verrebbero amplificati ulteriormente con l'autonomia differenziata. Solo per fare due esempi: con la riforma potremmo avere un’Italia con 20 politiche energetiche differenti, che renderebbero impossibile al Paese competere a livello globale e renderebbero impossibile una risposta forte e condivisa alla lotta contro i cambiamenti climatici; potremmo altresì avere 20 diversi sistemi sanitari regionali quando invece servirebbe oggi una maggiore capacità di governance nazionale del Servizio Sanitario Nazionale, in termini di indirizzo e controllo, e un’azione seria di riequilibrio volta a colmare i divari in termini di quantità e qualità dei servizi tra le diverse aree del Paese”.
“In conclusione, siamo convinti che l’autonomia differenziata rappresenterebbe una vera e propria sciagura, non solo per il Sud ma per tutto il Paese, e dunque siamo pronti a mobilitarci a livello locale così come a livello nazionale affinché il Governo Meloni capisca che è necessario un passo indietro e affinché faccia un serio ragionamento tenendo conto delle conseguenze a lungo termine sull’unità e sulla coesione del nostro Paese che questa riforma comporterebbe. Unità e coesione che, per noi, vengono prima di qualsiasi patto di maggioranza”.