È complicato, molto complicato, trovare le parole giuste di fronte a questa immane tragedia che ha toccato la nostra Cesena e la Romagna tutta. Il primo pensiero è rivolto alle vittime e ai loro familiari, che stanno vivendo una tragedia nella tragedia. C’è chi ha perso la casa, il luogo degli affetti, dei ricordi, che ognuno di noi si costruisce con il lavoro, con fatica e sacrifici. C’è chi ha perso il lavoro o la propria attività. C'è chi ha perso sia la casa che il lavoro. Di fronte a tutto ciò, in questi giorni, abbiamo preferito fare come tutti la nostra piccola parte in silenzio.
Oggi però, dopo quasi due settimane dall’alluvione che ha colpito la nostra città, da cittadino prima e da segretario poi, penso sia giusto e doveroso innanzitutto ringraziare "chi burdél de paciùg", quei ragazzi e quelle ragazze di una generazione troppo spesso incompresa, che fin da subito hanno indossato gli stivali, sono scesi in strada con i badili in spalla per aiutare chi aveva bisogno. Li voglio ringraziare tutti, dal primo all’ultimo, perché il loro aiuto ha assunto in questi giorni un duplice valore e significato: non solo hanno aiutato a pulire le nostre case, le cantine, i soggiorni, le camere da letto dall'acqua e dal fango, ma, soprattutto, hanno strappato un sorriso a chi in quel momento aveva il cuore a pezzi. Ho visto famiglie emozionate di fronte a questi ragazzi che si fermavano di casa in casa, coperti di fango fino ai capelli a chiedere se ci fosse bisogno di aiuto. Chi in quel momento vedeva i sacrifici di una vita cancellati in pochi minuti ha sentito l'affetto di una comunità coesa e solidale, pronta a fare quadrato per non lasciare indietro nessuno, per andare avanti tutti assieme.
A quei giovani deve andare il ringraziamento dell’Italia intera. Possiamo dirlo forte: il fango ha fatto tanti danni ma non ha distrutto lo spirito resiliente, indomito e tenace di noi romagnoli. Nel dolore dell’immane tragedia in tutti noi rimarrà per sempre il ricordo di quella marea marrone che invade le nostre città e le nostre campagne, ma assieme a quel ricordo mi auguro che non dimenticheremo il calore di una straordinaria esperienza di solidarietà, di affetto reciproco. In questi giorni dalla Romagna è arrivata una smentita collettiva a quanti da anni ci raccontano che nelle nostre società non esista un'alternativa all'individualismo sfrenato, all'egocentrismo da social network. E spero davvero che rimanga ben salda in noi la lezione dei nostri ragazzi, quella voglia di darsi la mano e di cambiare il mondo, perché sono convinto che per attraversare il guado, per affrontare le sfide che attendono la nostra società serva l’impresa di una generazione, quella generazione che in questi giorni ha dimostrato a tanti che un futuro esiste e che sul nostro futuro possiamo riporre grande fiducia.
Grazie anche a chi, armato di mestolo e padella, sta continuando a preparare pasti caldi per gli sfollati e i volontari. Grazie a chi sta gestendo in modo ammirevole il Centro di raccolta Don Milani, dedicando tempo ed energie a chi ha più bisogno. Grazie al Sindaco, all’Amministrazione comunale e a tutta la struttura comunale per l’incessante lavoro che sta facendo e dovrà continuare a fare anche nei prossimi mesi. Grazie alle Forze dell’Ordine e alla Protezione Civile per il lavoro svolto, soprattutto in zone isolate e ad alta criticità logistica. Grazie a chi, in ogni ambito, sta dando il proprio contributo volontario.
Ora è tempo di pensare alla ripartenza, che non può prescindere da un importante sostegno economico regionale, nazionale ed europeo. Noi come Comune siamo pronti a fare la nostra parte, ma siamo altrettanto consapevoli che da soli non potremo dare tutte le risposte necessarie. Per questo condividiamo le richieste che la Regione Emilia-Romagna, insieme ai firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, ha presentato al Governo nei giorni scorsi. La finalità è chiara: gestire l'emergenza, l'assistenza alla popolazione e programmare la ripresa economica e la ricostruzione del territorio romagnolo. Figura importante sarà quella del Commissario straordinario per la ricostruzione, su cui chiediamo al Governo velocità e soprattutto senso di responsabilità.
Infine, necessario sarà l’accesso alle risorse del Fondo di solidarietà dell'Unione europea. Su questo siamo fiduciosi, soprattutto dopo aver ascoltato le parole di sostegno e vicinanza espresse ieri dalla Presidente della Commissione europea Ursula von Der Leyen in visita a Cesena.
Lorenzo Plumari,
Segretario comunale PD Cesena
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