Patrick Zaki, dopo 22 mesi interminabili e strazianti, sarà scarcerato. Lo studente egiziano dell'Università di Bologna non è stato assolto nel processo a suo carico in Egitto ma sarà libero fino alla prossima udienza prevista l'1 febbraio. La decisione è stata presa al termine dell'udienza che si è tenuta oggi al tribunale di al-Mansoura.
"Un risultato fortemente cercato e voluto dal nostro Paese, con una straordinaria mobilitazione dal basso e da parte delle Istituzioni, e anche dalla nostra città. Infatti nei mesi scorsi anche a Cesena, come gruppo consiliare abbiamo voluto fare, nel nostro piccolo, qualcosa di concreto per essere vicini a Patrick Zaki. Con una mozione consiliare abbiamo così impegnato il Sindaco e la Giunta comunale ad attivarsi presso il Governo italiano per chiedere la scarcerazione e per sollecitare lo stesso a conferire la cittadinanza italiana per motivi umanitari a Patrick Zaki, riconoscendo nella sua figura i valori di libertà di studio, libertà di pensiero e libertà alla partecipazione pubblica, propri di questo territorio, di questo Paese e delle istituzioni che lo rappresentano”.
“Quella di oggi è una notizia positiva e di speranza ma, in particolar modo, rappresenta un primo segnale di giustizia, in attesa dell’udienza del 1 febbraio prossimo. Pensiamo siano stati importanti questi due anni di mobilitazione fianco a fianco delle istituzioni, con Università e Comuni italiani, con la società civile, con intellettuali ed artisti direttamente impegnati. Ora però il processo va avanti e la nostra attenzione deve rimanere massima, e siamo ancora più convinti che la nostra richiesta di concessione della cittadinanza onoraria italiana sia oggi ancora più significativa. Infine, la vicenda di Zaki ci deve essere da monito per continuare a combattere ogni giorno contro le violazioni dei diritti umani che continuano ad essere perpetrate in molti luoghi del mondo”.