Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale abbiamo chiesto, attraverso una mozione consiliare, all’Amministrazione comunale di aderire alla Rete Re.a.dy (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere).
“Per noi l’adesione del Comune di Cesena alla Rete Re.a.dy, che opera da qualche anno a livello nazionale, rappresenta un atto di civiltà e rispetto, che in alcun modo lede la famiglia o propaganda l’omosessualità, ma che arricchisce la città. L’obiettivo della rete è infatti quello di promuovere, a livello locale, politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone LGBT contribuendo a migliorarne la qualità di vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi”.
“Non possiamo né vogliamo sottovalutare il fenomeno del bullismo di stampo omofobico nelle nostre scuole e riteniamo necessario ribadire che nella diversità delle istanze siamo tutti uguali, da tutelare, senza distinzione di orientamento sessuale. Per far questo è fondamentale operare nel diffondere la cultura dell’inclusione, proprio al fine di prevenire atti di discriminazione e violenza. Crediamo che se fossero sufficienti la scuola e la famiglia per insegnare il rispetto di ogni persona, anche delle persone con orientamento sessuale differente, non ci sarebbero problemi. Dovendo però constatare che questo non è sufficiente riteniamo che anche le istituzioni si debbano attivare in tal senso. Questa è la ragione della nostra richiesta di adesione alla rete”.
Con la Legge 76 del 20 maggio 2016 l’Italia è diventata un paese più civile, facendo un importante passo avanti nel riconoscere i diritti di tutti e allineandosi con la realtà europea in cui le unioni civili e i matrimoni egualitari sono la normalità ormai da anni. Tranne in Ungheria dove Orban continua imperterrito a calpestare la Costituzione e i diritti di migliaia di persone, utilizzando l'omofobia come arma elettorale.
“Purtroppo dobbiamo ammettere che anche nella nostra realtà, da sempre aperta e inclusiva, si verificano troppo spesso fenomeni di discriminazione soprattutto nei confronti di persone omosessuali. Da ultimo l’episodio verificatosi in occasione della Notte Rosa a Cesenatico che ha visto l’aggressione fisica di un ragazzo di 22 anni per il solo fatto di essere omosessuale”.
“Intendiamo quindi aumentare sempre più il livello di civiltà, anche nella nostra città, promuovendo e sostenendo politiche incentrate su inclusione, rispetto e tolleranza. Politiche, queste, che svolgono un ruolo decisivo nella prevenzione della violenza e nella promozione del vivere in armonia come comunità”.