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Lo sport come bene sociale al centro delle riflessioni del Partito Democratico locale e nazionale

12 maggio 2021


Tante le riflessioni al centro della tavola rotonda, organizzata dal Partito Democratico di Cesena, che si è tenuta ieri pomeriggio in videoconferenza, e grazie alla quale diverse società e associazioni sportive della città di Cesena hanno potuto confrontarsi con Mauro Berruto, responsabile sport del Partito Democratico. Dalla necessità di avere una data certa per la ripartenza alla necessità di una maggiore formazione per i tecnici e per i dirigenti sportivi, da una maggiore collaborazione tra le associazioni, talora anche nella gestione dei singoli impianti a maggiori investimenti sul turismo sportivo. Si chiede poi una mappatura più precisa del sistema dello sport in Italia, distinguendo le diverse dimensioni che esso assume, di migliorare il programma di Dual Career, allo stato attuale infatti non è pensato per lo sport giovanile ma solo per l'alto livello, fino alla necessità di sostenere lo sport anche in un’ottica di inclusione sociale, con progetti mirati per le categorie più deboli e maggiormente in difficoltà.
 
È emersa chiaramente dunque la necessità di gestire l’emergenza, con risorse ingenti e date certe di riapertura ma, allo stesso tempo, di ripensare fin da subito il modello di organizzazione e gestione della pratica sportiva e la pandemia deve rappresentare, in questo senso, uno spartiacque – afferma Lorenzo Plumari –. Nel modello attuale è soprattutto il denaro privato a finanziare la pratica sportiva, supplendo alle mancanze dello Stato, ma tale modello uscirà dalla pandemia enormemente indebolito. Perciò servirà una presenza più diffusa e massiccia di risorse statali. Lo Stato si deve fare portatore della difesa del diritto allo sport e già dai prossimi mesi dovrà entrare nel mondo dello sport con risorse ben più ampie rispetto ad ora, per pianificare politiche pubbliche a favore delle pratiche sportive e della cosiddetta cultura del movimento. Bisogna immaginare quello che sarà un modello nuovo e questo è il momento di farlo. Infatti è proprio quando si è nell’epicentro del problema che il momento diventa generativo per creare una discontinuità, per dare il via non solo a una ripartenza dello sport ma per creare un modello più solido, efficace, innovativo e sostenibile”.
 
“Lo sport è un bene essenziale – prosegue Plumari – e dobbiamo trattarlo come tale partendo da due capisaldi: il mondo della scuola, soprattutto della scuola primaria, che rappresenta il punto di ingresso dove nasce, o meno, la cultura del movimento, che è un pezzo enorme dello sport; e il mondo della salute. Lo sport è infatti uno strumento fondamentale per controllare anche i costi della sanità e per questo motivo l’attività motoria deve essere prescrivibile dai medici di base, in questo senso l’Emilia-Romagna è all’avanguardia ed è già possibile da alcuni anni, ma è necessario che questa opportunità si estenda a tutto il territorio nazionale. Questo genera infatti un circolo virtuoso che innesca anche un risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale. I dati dicono che 1 euro investito in sport ne restituisce tra i 3,5 e i 5 in risparmio generato al SSN. Per questo, come Partito Democratico di Cesena, condividiamo e sosteniamo la battaglia di Mauro Berruto e siamo convinti anche noi che sia arrivato il tempo di portare la parola sport all’interno della nostra Costituzione e di generare così un vero e proprio diritto che va tutelato e sostenuto con politiche pubbliche e che deve dialogare con gli altri due diritti, quello alla salute e quello all’istruzione”.
 
Il Partito Democratico proprio oggi, a livello nazionale, ha presentato le sei azioni per il rilancio dello sport, chiedendo al Governo di inserire 1 miliardo di euro a favore dello sport nel prossimo Decreto Imprese, per la creazione di “voucher centri estivi” sul modello Emilia-Romagna, per il potenziamento e il riordino degli incentivi fiscali per l’iscrizione dei figli alle attività sportive, per l’incremento del fondo a sostegno di gestori di impianti e associazioni e società sportive dilettantistiche, per ristori a coloro che hanno sostenuto spese sanitarie per la prosecuzione di allenamenti e competizioni, per la proroga al 2021 del credito di imposta per le sponsorizzazioni e gli investimenti pubblicitari sportivi, per 2 mensilità aggiuntive di contributo per i lavoratori stagionali dello sport e, infine, per il rifinanziamento e la proroga dei fondi gestiti dall’Istituto Credito Sportivo per rispondere alle esigenze di liquidità. Allo stesso tempo, si vuole guardare al futuro, e si chiede di costituire fin da subito un tavolo di lavoro per arrivare entro fine legislatura al miglioramento della legge di riforma sul lavoro sportivo.
 
“Come Partito Democratico di Cesena – conclude Plumari – continueremo ad ascoltare le proposte delle nostre realtà locali e continueremo ad avere quel filo diretto con Mauro Berruto, certi che grazie alla sua passione e alla sua professionalità, si farà portavoce presso il Governo nazionale delle istanze di un territorio come il nostro che, da sempre, fa dello sport uno dei suoi capisaldi”.


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