La tragedia umanitaria in Bosnia ci riguarda tutti
25 gennaio 2021
Bloccati dal gelo e dal rischio di contagio alcune migliaia di migranti stanno cercando di sopravvivere, da ormai diverse settimane, dopo che il 23 dicembre un incendio ha raso al suolo il campo profughi di Lipa, nel nord della Bosnia-Erzegovina, in condizioni disperate. “La situazione si prolunga da un mese e non è accettabile che tutto ciò accada, tanto più alle porte dell’Europa. Si tratta di difendere la dignità e i diritti umani di queste persone. Non possiamo rimanere insensibili alla situazione drammatica in cui versano i profughi bosniaci l’Unione Europa e tutti i Governi europei non possono continuare a rimpallarsi a vicenda le responsabilità di una situazione che ci riguarda tutti”. Secondo l’Oim, sono circa 8mila i migranti che si trovano in questo momento in Bosnia-Erzegovina: partiti dall’Afghanistan, dal Pakistan, dall’Iraq e dalla Siria, sperano di entrare in Europa a piedi. Ma spesso, dopo essere stati picchiati e derubati, vengono respinti dalla polizia croata e riportati al confine con la Bosnia, tentando anche per una decina di volte il loro viaggio verso il vecchio continente, che dai trafficanti viene chiamato “the game”. “Migliaia di giovani, donne, anziani, bambini che dormono in edifici abbandonati e campi improvvisati con numerosi casi di congelamento, ipertermia e altri gravi problemi di salute. Il 27 gennaio ricordiamo la Shoah, ma forse non ricordiamo abbastanza. Le immagini che vediamo in tv e sulla stampa in questi giorni sono forti, sono immagini che ricordano i momenti più bui della nostra storia recente. Immagini forti e che lasciano sgomenti, che inevitabilmente ci portano a riflettere su quello che è un indiscusso fallimento della nostra società, una macchia indelebile per la nostra epoca”. “Facciamo appello urgente al Governo italiano e a tutte le istituzioni europee ad agire immediatamente per fornire aiuti alle persone e per risolvere questa grave situazione, nel rispetto dei diritti umani. Quei diritti umani su cui si è costruita proprio l’Unione Europea e che tutti i Paesi membri dovrebbero aver fatto propri, tra cui la Croazia che confina proprio con la Bosnia. Anche in questo momento di crisi politica non possiamo rimanere inermi di fronte a questa situazione che lede pesantemente i diritti umani”.
Il Gruppo consiliare del Partito Democratico di Cesena Località: Cesena
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